L'influente concetto di Henrietta Fourmile (Aborigena, della Comunità Yidinji) dei popoli Indigeni come "prigionieri degli archivi" ha portato a un nuovo ambito di ricerca da parte di accademici, attivisti e membri delle Comunità di tutto il mondo. Il progetto 'Archivi Aborigeni in Italia' è stato ispirato dai numerosi studiosi e attivisti Indigeni che hanno esposto l'importanza vitale del diritto alla conoscenza (‘Right to Know’) e del diritto di replica (‘Right to Reply’) alle loro informazioni conservate negli archivi storici per ottenere una giustizia sociale concreta.
In questo contesto, l'idea di un Prototipo per l'accesso digitale a collezioni archivistiche Aborigene conservate in Italia è nata per: riflettere su un modello riutilizzabile per sostenere i diritti Indigeni a livello internazionale, e fornire un esempio specifico di spazio collaborativo tra istituzioni italiane e professionisti Aborigeni e membri della Comunità. Adottando una piattaforma appositamente progettata per l'accesso e la gestione dei contenuti indigeni in modalità culturalmente rispettose, questo progetto di ricerca vuole aprire uno spazio di dialogo transnazionale in cui mettere in luce narrazioni contemporanee da un punto di vista Aborigeno.
Questo studio si fonda sui valori di Responsabilità relazionale, Reciprocità e Rispetto, e nel riconoscimento dell'importanza dell'ascolto e apprendimento reciproco (deep listening). Tutti coloro coinvolti in questo progetto sono tenuti a:
Il lavoro per questo progetto inizia con dialogo e consultazione con persone e archivisti Aborigeni, organizzazioni locali, istituzioni e ricercatori italiani ed Europei. In collaborazione con le istituzioni partner italiane, ricerco e aggrego degli esempi della loro documentazione d'archivio relativa ad Aborigeni Australiani. A questo punto, includo i documenti nel prototipo dell'archivio digitale e traduco (dall'italiano all'inglese) le informazioni e le risorse che possono essere utili per individuare i popoli e i luoghi rappresentati nella collezione. Il passo successivo è cercare di identificare e contattare le persone che potrebbero essere interessate a questo campo di ricerca o collegate alle storie narrate in questi documenti. I passi successivi sono gestiti a seconda della relazione stabilita e dipendono completamente dalle persone coinvolte e dai loro obbiettivi in questo progetto.
Per creare l'archivio digitale, ho adottato una piattaforma digitale creata appositamente per l'accesso e la gestione etica di contenuti Indigeni, Mukurtu [MOOK-oo-too]. Utilizzo Mukurtu per rendere accessibili i documenti d'archivio secondo gli appropriati protocolli culturali, che verranno decisi attraverso la consultazione. Mukurtu è un Open Source Software creato con comunità Indigene di tutto il mondo per gestire e condividere il patrimonio culturale digitale, ed e' gestito dal Center for Digital Curation presso la Washington State University, USA.
Ho scelto Mukurtu perché e' un'iniziativa che consente alle Comunità di gestire, condividere e scambiare il proprio patrimonio digitale in modalità culturalmente rilevanti a livello locale. Il team impegnato nello sviluppo di Mukurtu consulta con comunità e organizzazioni Indigene per determinare nuove funzionalità e miglioramenti del software, sia a lungo che a breve termine.